giovedì 10 aprile 2008

Dal Gazzettino del 09/04/2008

ARQUÀ Intanto i carabinieri sono ritornati in Municipio ad acquisire alcune delibere dell’ex sindaco Giuseppe Trentin sulla lottizzazione "Sassonegro"

Aperta un'altra inchiesta sugli scempi dei Colli

Il pubblico ministero Paolo Luca sta controllando l’iter amministrativo di numerosi interventi fatti su aree protette
Padova
Di solito un'indagine tira l'altra. Ovviamente, le inchieste della magistratura non hanno paragoni con le ciliegie. Ma il modo di dire calza a pennello. Indagando sul presunto scempio che sarebbe potuto avvenire ad Arquà Petrarca con la lottizzazione "Sassonegro", il pubblico ministero Paolo Luca è finito per insospettirsi anche di tutta una serie di interventi edilizi sui Colli Euganei che potrebbero essere stati fatti in barba a tutte le norme che tutelano il patrimonio naturalistico. E l'idea al magistrato l'ha suggerita il governatore veneto Giancarlo Galan. Insomma, il magistrato ha aperto un'altra inchiesta sui Colli.

Ma procediamo con ordine. Intanto, i carabinieri della Sezione ambientale della Squadra di polizia giudiziaria della Procura sono ritornati nel Municipio di Arquà Petrarca. E hanno acquisito alcune vecchie delibere di Giunta. Giuseppe Trentin, ex sindaco di Arquà, uno dei proprietari della lottizzazione sotto sequestro, e maggior indagato nell'inchiesta "Sassonegro", non si è presentato a farsi interrogare in Procura. Nessuno degli otto indagati ha ritenuto il caso di sottoporsi all'interrogatorio degli inquirenti. Ma Giuseppe Trentin ha continuato a rilasciare alla stampa dichiarazioni sul suo operato in qualità di sindaco, di proprietario della lottizzazione e di consigliere dell'ente Parco Colli, smentendo alcune accuse che gli vengono contestate nel voluminoso capo d'imputazione. E proprio le dichiarazioni dell'ex primo cittadino hanno suggerito al magistrato di far compiere nuovi accertamenti.

«Ci sono zone del nostro territorio che vanno difese, il Parco dei Colli Euganei è una di queste. Sono convinto che in passato ci siano state cose ben peggiori di questa ventilata e paventata lottizzazione a Sassonegro, ma comunque non si può più continuare a rovinare parti del territorio veneto in quei modi». Ecco cosa ha dichiarato il governatore Galan nell'immediatezza della notizia che la Procura di Padova aveva chiuso l'istruttoria sulla lottizzazione sotto sequestro a due passi dalla casa del Petrarca. La dichiarazione di Galan è stata anche amplificata dagli ambientalisti. Adesso il pubblico ministero Luca vuole verificare tutti gli iter amministrativi delle cose, che il presidente della Regione ha definito "ben peggiori" di quello di Arquà. «In comune di Galzignano è previsto un altro grosso intervento urbanistico. Così pure nella zona di Battaglia Terme», ha ricordato preoccupato Galan. Si tratta della valle di Regazzoni e delle valli Selvatiche. La prima è ai piedi del monte Cinisella, dove si starebbe facendo un complesso termale da 200 mila metri cubi, secondo quanto approvato lo scorso novembre dal Parco Colli. Per le valli Selvatiche, racchiuse tra due delle più belle ville della zona, villa Selvatico e Emo Capodilista, i lavori sono stati bloccati dal Tar. Mentre altri 150 mila metri cubi di cemento potrebbero coprire un'altra area dei Colli, a Tramonte, per volere del comune di Teolo. E appena fuori dal Parco, a poca distanza dal cinquecentesco castello del Catajo, ci sarebbe la volontà di creare un centro commerciale in mezzo alla campagna. Galan cita pure un nuovo quartiere a ridosso delle Distillerie Luxardo di Torreglia.

Lino Lava

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