sabato 29 marzo 2008

Commissione Elettorale


Il giorno 19 marzo si è riunita la commissione elettorale per la nomina degli scrutatori per le prossime elezioni politiche. Alla commissione non era presente il rappresentante della minoranza.
E' bene spiegarne i motivi per evitare inutili strumentazioni da qualsiasi parte.
Ho ricevuto la comunicazione 48 ore prima della commissione. Ho cercato immediatamente la mia rappresentante supplente (consigliere Belcaro) che mi ha detto di avere problemi di lavoro per tutta la settimana e di non potermi sostituire.
Ho informato subito gli uffici comunali ai quali ho chiesto di informare anche il sindaco. La mia impossibilità a partecipare era dovuta ad un problema familiare che non poteva essere spostato. Ho proposto uno spostamento di qualche ora. Mi è stato risposto che la data e l'ora della commissione è stata scelta in base alla disponibilità del segretario comunale e di uno dei consiglieri di maggioranza e non si poteva modificare nulla. Tutto si è svolto assolutamente a norma di legge ed io non posso assolutamente contestare nulla.
L'unica triste riflessione che faccio è quella di un comportamento, da parte della maggioranza, ancora una volta ANTIDEMOCRATICO (Alla faccia del Partito Democratico)!
BUON SENSO chiedeva che venisse sentito preventivamente anche il rappresentante della minoranza su giorno e orario della commissione (vista l'importanza delle nomine);
BUON SENSO chiedeva un minimo di flessibilità.
Purtroppo la parola BUON SENSO non fa parte del vocabolario di questa maggioranza.
Complimenti a questa maggioranza!
Alessandro Prendin

Riflessioni del Pubblico sul consiglio comunale del 3 marzo scorso


Ho ricevuto una e-mail da una persona presente tra il pubblico dell'ultimo consiglio comunale e molto volentieri la pubblico per tutti i lettori di questo Blog:

"Ciao Ale,

ti confido alcune cose che ho pensato al ritorno dal'ultimo consiglio comunale. Non intendo dire niente di nuovo ma è quello che ho pensato.

1. bisogna mettersi d'accordo sul significato delle parole. Maggioranza relativa e maggioranza assoluta hanno significati ben precisi. La maggioranza in consiglio comunale, se pur legittima, non è maggioranza assoluta del paese ma maggioranza relativa. C'è differenza tra essere maggioranza relativa e maggioranza assoluta. E questo lo devono intellettualmente ammettere perchè è un concetto di logica e di matematica. Questo vuol dire che la maggioranza assoluta preferiva altri a loro. Questo implica che nelle loro scelte quando decidono di non ascoltare o di non concedere le famose commissioni consigliari stanno di fatto ignorando la maggioranza assoluta del paese che tramite i suoi rappresentanti chiede di essere ascoltata. E' ovvio che possono farlo ma la domanda vera da porsi è se sia saggio farlo.

2. al consiglio comunale non mi sono piaciuti gli interventi di Labio a volte fuori luogo altre volte sfioravano il ridicolo. Il suo atteggiamento, forse non se ne rende conto, ma è visibilmente indisponente. Sarebbe meglio se si scrivesse le cose e non parlasse a braccio evitando di far scadere il dibattito che già parte da un livello molto basso.

3. mi sono molto piaciuti gli interventi di Leopoldo che meglio di quelli di Labio mettono in evidenza la volontà di dare una mano per il bene del paese e al tempo stesso con signorilità fanno emergere le debolezze in termini di democraticità della maggioranza in consiglio.

4. Adami da che parte sta? Belcaro si fa mai vedere? Adami ha fatto bene a difendere il Sindaco nell'attacco da parte di Labio ma ha sbagliato a non fare altrettanto quando il Sindaco sfruttando la sua posizione minaccia Labio con fulmini, grandine e tempesta.

5. Non mi è piaciuto l'intervento di Bolognini che ha denigrato il ruolo dei consiglieri di minoranza.

6. Non sono d'accordo come cittadino di avere un consiglio comunale che finisce ad ore improponibili. Se è vero come è vero che è un evento pubblico dev'essere altrettanto vero che gli orari in cui viene fatto devono consentire la partecipazione dei cittadini. Votare un contratto che impegna per 10 anni dopo le 2 di notte quando praticamente non c'è più nessuno ad ascoltare ha un sapore amaro.

7. quando vengono prese determinate decisioni sarebbe bello che il gruppo di maggioranza in consiglio comunicasse i motivi di tale decisione. Ad esempio mi piacerebbe capire il motivo per il quale si deve fare un'altra rotonda perchè nel consiglio non è stato detto. La sensazione che si ha da fuori è che il consiglio è il luogo dove la mia idea deve alla fine prevalere su quella degli altri invece che un terreno di confronto dove discutere su cosa sia meglio per il bene di tutti. "

sabato 15 marzo 2008

Ma dov'erano i riformisti?


“Bene Prodi, male la coalizione”: sembra essere questo il ritornello di Veltroni sui due anni appena trascorsi. Insomma, il modo in cui il segretario del Partito democratico cerca di uscire dall'imbarazzo di giustificare il rapporto con l'esecutivo Prodi è il seguente: sostenere che il governo ha lavorato bene, mentre i guai sono venuti da una coalizione rissosa che ora, grazie a lui e alla sua scelta di andare da solo (solo... ma anche accompagnato da Di Pietro e radicali, come si sa), non c'è più. Va detto con chiarezza che si tratta di un approccio ipocrita e di comodo.

In primo luogo perché il Pd vantava 18 ministri su 26 nel precedente governo: possibile che si siano fatti schiacciare dagli altri 8 (due dei quali, Bonino e Di Pietro, ora saranno in squadra con il Pd) o che si siano fatti così pesantemente condizionare dagli alleati? Se è così, se cioè la squadra era così condizionabile e battibile, vuol dire che non era una buona squadra. Ma soprattutto va detta un'altra cosa. La sinistra massimalista ha fatto bene il suo mestiere: mestiere discutibile, criticabile, e - secondo me - dannosissimo per il Paese. Ma era il suo mestiere, e lo ha fatto fino in fondo. Chi, invece, è venuto meno al proprio compito sono stati proprio i riformisti (i “18 più 2”, con i loro partiti di riferimento).



Torna alla mente il celebre aneddoto sul grande Petrolini. Una sera, a Roma, al termine di uno spettacolo, fu acclamato dagli spettatori in modo speciale. Ma, nel pieno dell'ovazione, si udì dal loggione un lungo, feroce fischio. Petrolini fece illuminare il “colpevole”, e, dopo alcuni interminabili istanti disse: “Io nun ce l’ho co’ te, ma co’ chi nun te butta de sotto…”. Ecco, tornando a noi: troppo comodo prendersela con Ferrero e Pecoraro Scanio. La domanda giusta è: dov’erano e cosa facevano D’Alema, Rutelli, Bersani, Bonino, e gli altri “democrats”? Perché, dal prestigioso “loggione” dove si trovavano, sono rimasti inerti? Come si dice in questi casi: domandare è lecito, rispondere è cortesia...


Tratto da --IDEAZIONE,quotidiano on line--

Il tesoretto scomparso e la crescita zero


Non esiste alcun tesoretto. O meglio, se esiste, lo sapremo soltanto a giugno. Questo, in sintesi, quanto emerge dalla trimestrale di cassa appena pubblica dal governo. I numeri del bilancio reale dello Stato erano molto attesi, soprattutto perché sarebbero stati la base su cui i candidati leader avrebbero potuto “spendere” gli ultimi colpi di scena elettorali. Ed invece l’amara sorpresa: la previsione per il 2008 prevede una crescita pari a zero; i conti sono presto fatti: crescita ferma, spesa in aumento, italiani più poveri. Le previsioni ministeriali quotavano la crescita attorno al punto e mezzo percentuale. La verità è che invece di crescita non se ne può proprio parlare. Se a questo si aggiunge che l’inflazione è ancora in rialzo, sfiorando quota 2,6 per cento, si intuisce come la previsione di pareggiare il bilancio dello Stato entro il 2011 espressa da Tommaso Padoa Schioppa è quanto mai irrealistica. Silvio Berlusconi lo aveva capito già da tempo, non a caso in queste prime battute di campagna elettorale è guidato da un sano realismo. Nessuna promessa fantasmagorica da realizzare con la bacchetta magica, ma soltanto tanta pazienza e altrettanto spirito di sacrificio. I tre vincoli essenziali definiti nel programma del Pdl (“superamento della crisi economica, impegni europei, instabilità dei conti nazionali”) riflettono le difficoltà da superare in tempi rapidi.
Diverso l’atteggiamento di Walter Veltroni che, nonostante il semaforo rosso ministeriale, sembra intenzionato a non arrestare il suo pullman di costose promesse. Salario minimo gararantito, ristrutturazioni scolastiche (sia sul fronte immobiliare che retributivo), tagli alle aliquote fiscali: l’ottimismo democratico deve necessariamente scontrarsi con il realismo economico. Ad accendere il dibattito all’interno del Pd ci ha pensato Roberto Gualtieri, vicepresidente della Fondazione Gramsci: “Sarebbe bene che il Pd si desse una mossa e aggiornasse in fretta le proprie categorie”. La relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica indica poi che la pressione fiscale calerà nel 2008 dal 43,3 per cento del 2007 al 43,1 per cento (dati Istat), per arrivare al 42,9 per cento nel 2009. Il taglio netto e deciso del cuneo fiscale a questo punto scala la classifica delle priorità nazionali, piazzandosi inevitabilmente al primo posto. Sempre secondo la relazione del ministero dell'Economia, “per stimolare la crescita della produttività occorre legare maggiormente i salari ai risultati aziendali. La bassa crescita dei salari italiani è essenzialmente una conseguenza della scarsa dinamica della produttività”.

Molti nel centrodestra, Tremonti in primis, sono convinti che per ribaltare l’andamento si deve intervenire sulla fiscalità aziendale. I salari non possono crescere se la produttività è bloccata. Soltanto producendo, vendendo e consumando, si può garantire una circolazione di denaro superiore e, di riflesso, un aumento dei salari. Il denaro riservato ai costi del personale è direttamente proporzionale al fatturato aziendale: più liquidità per l’imprenditore significa maggiore possibilità di investimenti sulle risorse umane. Abbassare le tasse alle aziende non giova soltanto al tanto vituperato “padrone” di sinistra memoria, ma anche, se non soprattutto, al lavoratore che potrebbe avvantaggiarsene direttamente. Perché la sinistra lo capisca è necessario però che rinuncino al paradigma secondo cui tutto quello che è impresa significa guadagno personale, negando invece concetti complementari (e fondamentali) quali risparmio, reddito e investimento.
(ste. cal.)

domenica 9 marzo 2008

In morte del Fratello Clemente


--Tratto dal Blog di Beppe Grillo--

In morte del fratello Clemente 1(*)

Un dì, s'io 2(*) non andrò sempre fuggendo
di partito in partito, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentil anni caduto.
La Madre 3(*) or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto 4(*),
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i tetti di Ceppaloni 5(*) saluto.
Sento gli avversi numi 6(*), e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quiete.
Questo di tanti voti oggi ti resta!
Gentil Clemente, almen le ossa 7(*) rendi
allora al petto degli italiani mesti.

Testo liberamente tratto da: "In morte del fratello Giovanni" di Ugo Foscolo.

1(*) L’autore, con sottile eufemismo, si riferisce alla morte politica dello statista italiano Clemente Mastella (Ceppaloni 5 febbraio 1947, vivente)
2(*) La poesia è attribuita al famoso compagno di merende Pierferdinando Casini (“Ferdy”) che ha condiviso le battaglie politiche di Clemente Mastella (“Clem”) per decenni
3(*) Il significato da attribuire alla “Madre” è fonte di discussione per gli studiosi. Se molti la riferiscono a Silvio Berlusconi, alcuni propendono a una allusione a donna di facili costumi
4(*) “Cenere muto” è il soprannome del Governatore Antonio Bassolino. La cenere infatti non parla e neppure Bassolino ha mai detto nulla ai giudici sul disastro ambientale in Campania
5(*) Città natale di Mastella di cui è sindaco a vita. E’ rimasta celebre la fiaccolata dei suoi abitanti a sostegno della moglie Sandra Lonardo costretta agli arresti domiciliari perché accusata di concussione
6(*) Gli “avversi numi” sono le percentuali di voto previste per il suo partito di ricatto e di governo, detto UDEUR. Infatti, nel 2008, per la prima volta un partito italiano registra intenzioni di voto negative. Fa perdere tra il 10 e il 12% dei voti a chi se lo prende
7(*) “Le ossa” sono in realtà i popolari torroncini natalizi autoprodotti da Mastella con i soldi del finanziamento pubblico al suo partito. Tutti gli italiani ne vorrebbero un etto.

In finanziaria la tassa sull'acqua

Si pagherà sulle bottiglie di plastica
In Finanziaria sta per arrivare anche la tassa sull'acqua minerale. Le società concessionarie dovranno pagare all'erario un centesimo di euro ogni dieci bottiglie per finanziare un fondo di solidarietà per i progetti di accesso a nuove risorse idriche. La nuova imposta colpirà le bottiglie di plastica e sarà inserita in un emendamento dei Verdi. Già raggiunto l'accordo in cabina di regia della manovra.

In pratica dunque i proventi di questa ennesima nuova imposta andranno a sostenere un progetto che permetterà di sfruttare risorse idriche inutilizzate e sarà a beneficio soprattutto dei Paesi in via di sviluppo.

''E' istituito un fondo di solidarietà presso la Presidenza del Consiglio" si legge nell'emendamento "finalizzato a promuovere il finanziamento esclusivo di progetti ed interventi, in ambito nazionale e internazionale, atti a garantire il maggior accesso possibile alle risorse idriche secondo il principio della garanzia dell'accesso all'acqua a livello universale. Per ogni bottiglia di acqua minerale o da tavola in materiale plastico venduta al pubblico è istituito un contributo pari a 0,1 centesimi di euro che va a confluire nel fondo''.

La lunga vita di Marianna Madia


--Tratto dal Blog Mercato Unico --






Quando ho letto il lancio Ansa devo dire che mi sono impressionato:"PD candida capolista giovane ricercatrice", e subito mi sono immaginato una vestita con camice bianco e provetta in mano, con un bel dottorato appeso dietro alla scrivania.Alcuni giorni dopo scopro che la "ricercatrice" risponde al nome di Marianna Madia e che tutto è tranne quello per cui viene spacciata. Cioè la cosa che mi fa incazzare di più è che Marianna non è la ricercatrice che si è fatta strada con le unghie a scapito di tutto e di tutti, ma solo la più classica delle figlie di giovani rampolli che hanno affrontato incredibili difficoltà nella vita, come ad esempio il doversi versare da soli l'acqua a tavola.Ma torniamo a Marianna. Si perchè alla fine me ne sarebbe fregato poco, ma poi vado a vedere il Corriere online e ci scopro una bella intervista alla signorina Madia tutta incentrata sul problema che lei in realtà sia proprio solamente la figlia di.A questo punto starete dicendo: ma figlia di chi? e diccelo cazzo! allora Marianna è figlia di Stefano Madia, di professione attore/giornalista/programmista-regista in causa con mamma RAI. Questo ce lo spiega bene Marianna stessa nell' interview al Corriere, per poi aggiungere che era comunque un precario (Walter la sta già iniziando a dovere...). Mah che dire, certamente possibile, salvo che l'essere precario in RAI non gli ha proibito di mandare la figlia ad un Liceo romano francese, una roba da ricchi snob insomma...Marianna spiega erroneamente che si tratta di "...scuola pubblica francese..." soprassedendo al fatto che per la stagione 2008/2009 la retta del liceo sia di circa 4.000 Euro. Beh meno male che Bertinotti ha la sua cosa rossa, altrimenti gli sarebbe venuto l'infarto, anche se ormai è prassi comune da una certa parte politica lanciare strali contro la scuola privata sulla pubblica piazza e poi andarci a scrivere i figli alla chetichella. Tanto per farvene un'idea leggete l'articolo di panorama "Scuola Privata: quei compagni nelle aule più esclusive"Ma torniamo a Marianna e la sua intervista, perchè c'è ancora molta carne da buttare sul fuoco. Scopro infatti che mentre scrive la tesi universitaria va ad una conferenza dove incontra Enrico Letta e la sua Arel. Infatti nel web circolano voci che fosse stata assunta da questi qui...invece no, ce lo dice lei, ha solo accettato un ulteriore invito e ha portato un curiculum (attenzione che a questo punto non si era ancora laureata). Un mese dopo la chiamano, et voilà, il gioco è fatto.Beh, mi sembra un ottimo spot per i giovani, me lo vedo già..."Sei prossimo alla laurea? fai come MM, stampa un curriculum!"DICO MA SIAMO TUTTI IMPAZZITI?Te lo dice candidamente: ha stampato un curriculum e poi l'hanno chiamata! e quello scemo del Corriere mica le ribatte, "scusi, ma lei è cosciente del fatto che milioni di giovani laureati stampano e inviano miliardi di curriculum senza ricevere risposta alcuna? in cosa sono diversi da lei?"Ti rispondo io: il cognome. Eh si perchè io che non ho parenti illustri ho penato per trovare il mio primo lavoro (a tempo determinato) e penato ancora dopo anche se già avevo un pochettina di esperienza.Marianna no, lei stampa e va. Sarà che il papà nel frattempo era diventato consigliere comunale a Roma nella lista di Veltroni? Sarà che gli zii sono avvocati di grido a Roma (difendono anche Sandra Lonardo in Mastella)?Mah, vabbeh crediamo pure alla storia del CV, perchè tanto quello che viene dopo è ancora meglio perchè Marianna brucia le tappe e diventa consulente della Presidenza del Consiglio (sempre dietro Gianni Letta). Ora sappiamo bene cosa voglia dire essere consulente esterno di una pubblica amministrazione: raccomandazione politica. Specie se ci arrivi a 25 anni la cosa tende a puzzare parecchio.Non paga, le danno pure un programma televisivo che si chiama eCubo e va in onda quando la gente normale già dorme da parecchie ora. Ma non è questoil punto. Ma come cavolo fa una di 27 anni ad averci un programma tutto suo? Sarà che fa di cognomeMadia?Minoli, stammi a sentire! Anche io ho due o tre idee di programmi, posso venire in RAI?Ridicoli, semplicemente ridicoli. Poi la gente finta-perbenista si scanna sulle telefonate Berlusconi-Saccà. Ma andate tutti a quel paese.Comunque tornando all' intervista che fa da filo conduttore a questo post scopro che Marianna ha in comune lo stesso fisioterapista di Francesco Cossiga (scommettoche lavora in un ospedale pubblico e non in uno studio privato...ok forse no) e che era la donna di Giulio Napolitano, noto per essere un professore all' Università di Roma Tre nonche figlio del Presidente della Repubblica. Niente male. Purtroppo pero, come ammette anche lei, "sono stata a cena, sul Colle, una sola volta."...veramente un peccato Marianna, visto quanto ci costa mantenere Giorgio e Cloe potevi approfittare delle legioni di cuochi presidenziali.Insomma questa "giovane ricercatrice" in realtà e solo ed unicamente la più classica delle raccomandate politiche che si vedano in giro di questi tempi, svergognatamente pubblicizzata come una che si è fatta strada con le unghie e con i denti dal populismo buonista di Walter.

domenica 2 marzo 2008

Elezioni politiche fuorilegge?


-- Tratto dal Blog di Beppe Grillo --

Le elezioni politiche sono incostituzionali, il loro risultato è nullo. Sono stupefatto che il Presidente della Repubblica non abbia PRIMA dato corso al referendum chiesto dai cittadini e DOPO alle elezioni.
Lo psiconano minacciava la marcia su Roma se le Camere non venivano sciolte? I leghisti imbracciavano i fucili? Napolitano gli mandava l'esercito e la faceva finita. Lo paghiamo perchè prenda decisioni, non per fare la statua al Pincio.
La Costituzione è semplice, scritta bene. Si può discutere, ma la sua interpretazione è chiara. Il primo articolo dice: "La sovranità appartiene al popolo". Invece deputati e senatori sono eletti dai segretari di partito. Il Parlamento è deciso per quasi l''80% da due persone: Topo Gigio e lo psiconano. E' il loro Parlamento, veltrusconiano, non italiano. Ma vi rendete conto della colossale presa per il culo di queste elezioni? E' in corso il grande mercato delle liste elettorali. Un mercato in cui c'è di tutto. Veline e puttane, condannati e prescritti. Ogni giorno una nuova candidatura della società incivile. Con la copertura di qualche precario o sopravvissuto alle stragi sul lavoro. Dopo che la legge 30 non è stata cambiata, dopo che l'indulto ha mandato assolti i colpevoli delle morti bianche. Stessi partiti, stesse facce di cuoio. L'Italia è come Bisanzio prima della caduta. Tutti interpretano, tutti si parano il culo.Tutti hanno ragione, tutti hanno torto... Quando incontrate un politico leggete a voce alta la Costituzione e chiedetegli di rispettarla. Un Parlamento incostituzionale non ha alcuna legittimità. I suoi componenti vadano a giocare alla pallacorda ad Arcore o al Festival del cinema 'de Roma.

Riporto il ricorso al Tar di tre avvocati contro la legge elettorale.

"Elezioni del 13/14 aprile: ricorso al Tar. La legge elettorale è incostituzionale e viola la Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
Oggi tre cittadini elettori, gli avvocati Aldo Bozzi, del foro di Milano, Giuseppe Bozzi, del foro di Roma e Giuseppe Porqueddu, del foro di Brescia hanno proposto ricorso al Tar del Lazio, impugnando i decreti del Presidente della Repubblica con i quali sono stati convocati i comizi per l'elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, nella parte in cui danno attuazione alle norme della legge Calderoli che appaiono in più stridente contrasto con i diritti fondamentali dei cittadini e le prerogative costituzionali del Presidente della Repubblica.
I ricorrenti, sulla scia dei rilievi mossi dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 15 del 2008 (ammissiva del referendum elettorale), chiedono che il Tar sollevi la questione di costituzionalità della legge Calderoli con riferimento a tre punti critici:
1) Le liste bloccate che privano l'elettore della possibilità di scegliere le persone che dovrebbero rappresentarlo in Parlamento
2) L'attribuzione di un premio di maggioranza non subordinato al raggiungimento di alcuna soglia minima
3) L'indicazione sulla scheda elettorale del candidato premier
L'impossibilità per gli elettori di scegliere i candidati cambia la natura del Parlamento perché trasforma tutti gli eletti, anziché in rappresentanti del popolo in rappresentanti dei partiti o dei capi politici che li hanno selezionati, comprimendo il principio costituzionale della rappresentativita e della libertà dei parlamentari, che devono esercitare le loro funzioni senza vincolo di mandato. Essa inoltre viola la Convenzione Europea dei diritti dell'uomo (articolo 3 del Protocollo I).
L'attribuzione di un premio di maggioranza, svincolato da ogni soglia minima, altera profondamente la composizione della rappresentanza. Entrambi i sistemi, sia il premio di maggioranza, sia le liste bloccate sono stati adoperati dal fascismo, con la legge Acerbo del 1924 e con la successiva legge del 1928, per espropriare il corpo elettorale della possibilità di compiere delle scelte libere e mortificare il Parlamento.
L'indicazione sulla scheda del capo della coalizione candidato alla carico di premier pregiudica le funzioni e la libertà del Capo dello Stato a cui la Costituzione attribuisce il compito di nominare il Presidente del Consiglio dei Ministri".

sabato 1 marzo 2008

Consiglio comunale del 3 marzo 2008


Sul sito del comune di Torreglia, credo per la prima volta, viene pubblicato l'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Dopo 2 mesi e mezzo di buon silenzio, senza l'ombra di una commissione consigliare arriva un mastodontico consiglio comunale con al centro l'approvazione del bilancio di previsione 2008. Come se non bastasse, qualche giorno dopo succede la ciliegina: Arriva una integrazione all'ordine del giorno!!
Poveretti! Avranno dovuto preparare l'ordine del giorno talmente in fretta che si sono dimenticati un punto... e che punto.


Continuazione del contratto di servizio con ETRA s.p.a. per l'espletamento della gestione di nettezza urbana,raccolta,trasporto e smaltimento rifiuti solidi e urbani e della relativa tariffa.
Un punto semplice, accidentalmente passato sotto silenzio visto come integrazione e non pubblicizzato.
Viste tutte le proteste dell'ultimo periodo con ETRA per Bollette da 18 mesi, bollette ristoratori, problemi di servizio;
Considerato che nelle vicinanze esistono altri gestori più economici e con un servizio migliore,
NON ERA IL CASO DI SENTIRE LE IDEE DELLA POPOLAZIONE SU QUESTO ARGOMENTO SCOTTANTE!!
Partecipate tutti al prossimo consiglio per sentire le esternazioni del "sindaco" Bolognini!!


PUBBLICATO SUL SITO DEL COMUNE DI TORREGLIA
Lunedì 3 marzo 2008 alle ore 21,00 il Consiglio Comunale è convocato in seduta pubblica sessione ordinaria di prima convocazione, presso la Sala Consiliare della Sede Municipale, per la trattazione del seguente

ORDINE DEL GIORNO

1. Approvazione verbali della seduta precedente;
2. Approvazione nuovo regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sugli immobili;
3. Determinazione della misura degli interessi moratori da applicarsi ai tributi comunali (art. 1, comma 165, L.296/06);
4. Determinazione aliquota addizionale IRPEF 2008;
5. Aggiornamento del programma 2006/2008 per gli interventi concernenti le chiese ed altri edifici di culto ai sensi della legge regionale n. 44/1987;
6. Esame ed approvazione del bilancio di previsione 2008, relazione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale 2008/2010; piano triennale delle opere pubbliche;
7. Approvazione programma degli interventi da attuarsi mediante il ricorso ad incarichi di consulenza, studio o ricerca ai sensi dell’art. 3, comma 55, della legge 244/2007;
8. Integrazione del regolamento per la disciplina dei lavori e delle forniture in economia;
9. Adesione al Consorzio Energia Veneto;
10. Costituzione del Consorzio tra gli Enti Locali ricadenti nell’ambito territoriale ottimale denominato “ATO Rifiuti Padova”. Approvazione dello Statuto e della Convenzione;
11. Approvazione variante al piano particolareggiato in via Romana-via Zara ai sensi dell’art. 11 della L.R. 61/1985;
12. Approvazione variante parziale delle N.T.A. del Piano Regolatore Generale, ai sensi dell’art. 50, comma 4, L.R. 61/85 e ss.mm. per riuso edificio A2.1 – Ditta Marcolin M.G;
13. Approvazione variante parziale al Piano Regolatore Generale, ai sensi dell’art. 50, comma 4, L.R. 61/85 e ss.mm. per riuso edificio A3 “Fornetto”;
14. Approvazione variante parziale al Piano Regolatore Generale, ai sensi dell’art. 50, comma 4, lett.b) L.R. 61/85 e ss.mm. per riuso edificio A2.2 – Scheda 137 – casa secolare delle dimesse.